Dybala: "Se vincessimo l'Europa League la città esploderebbe. La clausola? Ne parleremo più avanti. Vogliamo portare la Roma allo stesso livello dei tifosi". VIDEO!
Il giallorosso Paulo Dybala ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Marca. Di seguito un'anticipazione delle sue parole che usciranno nelle seguenti ore sul quotidiano spagnolo.
A Roma stai vivendo una seconda giovinezza. Come mai?
"Sì, è vero. Mi hanno tutti accolto in maniera incredibile. La passione che c'è in questa città è molto forte, stiamo sempre giocando con lo stadio pieno, ed è molto grande. Mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno e questo mi ha aiutato a dare il meglio per provare a portare la Roma il più in alto possibile".
(Quasi) ogni volta in cui segni o fai un assist la Roma non perde. Cosa ti dice questa statistica?
"Dare il proprio contributo alla squadra è sempre bello. Stiamo bene, lottando per entrare in Champions e non è facile perché ci sono molti grandi club. In Europa League non sarà facile ma abbiamo molte speranze. Spero di poter contribuire affinché la squadra continui a vincere".
Credi che la Roma sia Dybala-dipendente?
"No, no, perché io giochi bene ho bisogno che la squadra stia bene. Non basta solo un giocatore. Siamo un gruppo unito che lotta per il medesimo sogno".
Mourinho è molto esigente ma, su di te, ha detto che con Paulo la musica è diversa. Tiene così tanto a te?
"Abbiamo una buona comunicazione per confrontarci, pensare, parlare l'un con l'altro per sapere cosa ne pensiamo. Che un allenatore del genere, che ha allenato tanti giocatori improtanti e che ha vinto tanto, dica questo di me mi fa piacere. Mourinho ci aiuta molto perché ci rende le gare più facili".
Qual è stato il suo primo approccio con te?
"Prima di arrivare, avevamo parlato al telefono. Il suo modo di comunicare e di essere mi sono piaciuti, per come affronta ogni allenamento e ogni partita. Questa telefonata mi convinse a venire a Roma. Ho avuto l'opportunità di stare con i migliori giocatori del mondo e ora ho l'opportunità di lavorare con uno dei migliori allenatori. Ne sono attratto, è un vincente".
Hai disputato quasi 500 partite e più di 150 gol. In cosa ti ha migliorato Mourinho?
"Il suo modo di essere, il carattere che ha ti aiuta molto e ti fa affrontare ogni allenamento come fosse una partita. Lui vede tutte le partite come delle finali, al di là della forza degli avversari o della competizioni. Vive le gare in una maniera unica: mi ci identifico molto. In questo ci assomigliamo molto noi due"
Chi è favorito tra la Roma e la Real Sociedad?
"Siamo in una situazione simile: lottando per i primi posti in campionato e per la medesima posizione in Europa League. Entrambe le squadre hanno giocatori importanti che possono fare la differenza. Entrambe possono passare il turno, speriamo di essere noi".
Chi la attira della Real Sociedad?
"Ho visto le ultime gare e hanno un buono stato di forma. Mi piacciono le squadre che cercano di giocare, che vogliono fare le cose bene. Credo che nessuno avesse messo la Real Sociedad in questa posizione a inizio anno. Hanno David Silva, che rende le cose molto facili in campo ed è un giocatore che ammiro molto e che dovremo tenere d'occhio. L'allenatore pratica un gioco offensivo con il possesso palla e il pressing alto. Si tratta di un calcio che mi piace guardare".
Hai una clausola molto bassa. Che succederà la prossima estate?
"Sicuramente ne parleremo più avanti. Il mio futuro è qui per portare la Roma il più in alto possibile e penso che possiamo farlo. Quello che accadrà in futuro... non lo so perché la cosa più importante è quella di giocare le partite adesso".
Quanto è grande la Roma?
"Probabilmente chi non è venuto qui a vedere una gara non lo capisce. Lo consiglierei. Ci sono pochi posti in cui si vive il calcio come qui. Ce ne sono molti in Sudamerica, ma in Europa non tanti. È un vero spettacolo, i tifosi sono un qualcosa di unico e se fosse solo per loro la Roma meriterebbe di stare nelle posizioni più alte. Per questo dobbiamo fare le cose bene per portare la Roma allo stesso livello dei suoi tifosi".
Ti immagini di vincere l'Europa League con la Roma?
"Sarebbe incredibile, esploderebbe la città quasi come accaduto a Buenos Aires. Se lo meriterebbero e speriamo di poterlo fare".
Come ti ha convinto Mourinho?
"Il suo modo di essere, il carattere che ha ti aiuta molto e ti fa affrontare ogni allenamento come fosse una partita. Lui vede tutte le partite come delle finali e le vive in una maniera unica: mi ci identifico molto. Perdere ha un sapore cattivo per me, che sia un'amichevole o una partita di Champions oppure di Europa League. In questo ci assomigliamo molto noi due. Un allenatore che ha avuto così tanti giocatori importanti e ha vinto così tanto mi fa piacere che spenda tutte quelle belle parole su di me. Ha esperienza e ha vinto: a noi aiuta molto questo. La sua forma di comunicare è il suo modo di essere. Mi piace come affronta ogni allenamento, come affronta ogni partita. Ecco perché quelle telefonate mi hanno convinto a venire alla Roma a lavorare con lui. Ho avuto l'opportunità di giocare con i migliori giocatori del mondo nella mia carriera e avere anche la possibilità di stare con uno dei migliori allenatori della storia era qualcosa che desideravo".