Ghisolfi: "Crediamo che Ranieri sia l'uomo giusto per migliorare i risultati nel breve termine. Non ero pronto a quanto stiamo vivendo"
Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, è stato tra i protagonisti del Social Football Summit in corso all'Olimpico. Ecco le sue parole:
Come stai?
“Non è un periodo facile, ma credo che siamo i capitani e dobbiamo tenere il morale alto, continuare a camminare. Non siamo contenti, ma dobbiamo rimanere positivi ed essere pronto ad andare avanti. Ranieri mi ha detto di venire al posto suo (ride, ndr)".
L'ingaggio di Ranieri?
“Per me e il club è un'opportunità fantastica. Lo conoscevo, è un gentiluomo. È un onore imparare da lui. Questa scelta porterà al club serenità ed esperienza, non serve presentarlo. Crediamo sia l’uomo giusto per migliorare i risultati nel breve termine. Guardiamo avanti, vogliamo lavorare con lui per il futuro. Il club ha bisogno di lui nell’organizzazione. È la persona giusta, prenderemo con lui tutte le decisioni sportive".
La strategia sui giovani? La nascita di una possibile Under 23?
“L’academy fa parte del progetto. Fa parte della mia missione, gioca un aspetto centrale. Volevamo unire ai colossi come Alberto De Rossi nuove persone come i capi scouting. L’academy ha funzionato bene e volevamo che continuasse a farlo. È importante anche il luogo, abbiamo dei progetti in cantiere ma ci stiamo lavorando. Stiamo considerando quanto fatto altrove per creare una connessione tra giovanili e Prima Squadra”.
Che accadrà nel mercato in termini di sostenibilità?
“Per la strategia abbiamo modificato quella usata. Preferiamo investire nel lungo termine invece di prestiti con giocatori esperti ma con salari elevati. Esempio, Manu Koné lo ammortizziamo in 5 anni e il costo è inferiore di Renato Sanches, ma con Koné diamo valore aggiunto. Diminuiremo l’età della squadra. Abbiamo raggiunto questi obiettivi, stiamo lavorando per migliorare anche sul campo. Io sono arrivato a giugno con un obiettivo, dobbiamo mantenere il cammino”.
Cosa si deve fare in una situazione difficile?
“Difficile essere pronti a questo (ride, ndr). Dobbiamo assumerci le responsabilità, dobbiamo lavorare per credere nel progetto. Guardiamo il Napoli dello scorso anno e guardiamo il Napoli adesso. Dobbiamo lavorare, ma non ero pronto a quanto stiamo vivendo. La cosa positiva è che abbiamo la consapevolezza che il club non si sta muovendo male: c’è calma, Friedkin è concentrato sul lavoro”.
Hai chiamato tu Ranieri?
"Lo ha chiamato il club".
Effetto Ranieri?
“Ha dato un'energia speciale per la squadra. Il primo discorso è stato toccante. La scelta è giusta, sia nel breve che nel lungo periodo. In Francia usiamo un espressione per descrivere un uomo come Ranieri, cioè gentleman ma determinato nelle decisioni”.
I tifosi?
"Siamo tristi, siamo consapevoli che si meritino di più. Dobbiamo lavorare per farli sorridere di nuovo".