Rosella Sensi: "Soros? Chi vuole credere ad altre storie è libero di farlo..."
L'ex presidente della Roma Rosella Sensi è intervenuta ai microfoni di Centro Suono Sport:
Su Prandelli.
"Una persona molto educata, garbata e tranquilla. Ho un ricordo strano di quella stagione, mi dispiacque molto che se ne andò. Non credo però che nulla succeda per caso, forse doveva andare così".
Sui primi anni alla Roma.
"I primi giocatori conosciuti sono stati Balbo e Lanna, c'era un clima di familiarità. Mazzone aveva una personalità fantastica, i giocatori erano quasi terrorizzati da lui".
Sulla scorta.
"È una cosa veramente brutta che non auguro a nessuno, ringrazio quei ragazzi di quel periodo per avermi protetto".
Su Capello.
“Fabio non voleva essere simpatico, voleva solo vincere. È meglio di Mourinho”.
Sul mercato.
“Samuel è stata la cessione più dolorosa, è un ragazzo d’oro. Non volevo firmare col Real, non ce la facevo. Sapevo che da quel momento sarebbe cambiato qualcosa: c’era qualcosa in più in lui. Emerson? L’avevamo dato al Real, lui ha preferito andare alla Juventus e a Baldini si è occupato della trattativa”.
Su Spalletti.
"È uno che soffre molto interiormente. Non ho condiviso tante volte le sue scelte tecniche, in primis quella di Francesco (Totti, ndr). Però è un grandissimo professionista”.
Sulla cessione della società.
“Di Kerimov so che era interessato ma poi sparì. Soros? No, basta... tanto chi vuole credere ad altre storie è libero di farlo. Di Sawiris dico solo che voleva comprare la Roma ed era pronto a metterci parecchi soldi, ho un bel ricordo di lui ma non voglio dire altro”.