Cambio Campo - Ancona: "Per l'Inter sarà una gara decisiva, ha molti giocatori in riserva e tante assenze. Frattesi alla Roma in estate? Occhio al Napoli..."

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Adriano Ancona, giornalista del Corriere dello Sport, con il quale abbiamo parlato di Inter-Roma.
Inizialmente questa gara doveva giocarsi sabato 26 aprile alle 18:00, salvo poi essere spostata alle 15:00 odierne. Non posso non chiederti un tuo commento su questa decisione e come è stata accolta dall’Inter, considerando la semifinale di Champions contro il Barcellona dei prossimi giorni?
"Si tratta di una decisione passata attraverso il benestare dell'Inter, quella dello slittamento da sabato a domenica: in un secondo momento la società si è opposta alla possibilità di ottenere una deroga per giocare nel giorno delle esequie del Papa. L'Inter è stata consapevole del rischio, perché poi si va a condizionare la partita di andata a Barcellona prevista a stretto giro. Anche per la necessità di riscattare la pesante batosta incassata nel derby di Coppa Italia - a decisione già presa su Inter-Roma - giocando sabato si sarebbe potuta rimuovere la negatività di due sconfitte ravvicinate contro Bologna e Milan".
L’Inter arriva a questa partita dopo le cocenti sconfitte contro Bologna e Milan, che hanno complicato la corsa allo scudetto e chiuso l’opportunità di fare il triplete. Cosa dobbiamo aspettarci dai nerazzurri? Quanto è importante questa sfida per la squadra di Inzaghi?
"Direi quasi decisiva, per come può incidere sulla testa della squadra. Poniamo, per esempio, altri punti lasciati per strada dall'Inter contro la Roma per poi fare un bel risultato a Barcellona: a quel punto le energie mentali sarebbero concentrate quasi del tutto sulla Champions League. Questa squadra adesso deve sapersi gestire, ha molti giocatori in riserva e sta pagando le recenti assenze. Ma anche il fattore legato all'eventualità di restare a mani vuote quest'anno può incidere".
Proprio Simone Inzaghi dovrà far a meno di Mkhitaryan e Bastoni. Quanto pesano queste sue assenze nell’assetto tattico dell’Inter?
"Mkhitaryan è stato uno dei più importanti per l'equilibrio dato a questa Inter, proprio per un'idea di continuità. Come ad esempio due anni fa era stato importante un altro ex romanista, arrivato qui non certo nel fiore degli anni, ovvero Dzeko. Sarà importante ricavare il massimo anche da Frattesi, cosa che quest'anno è riuscita solo a tratti. Su Bastoni e in generale il reparto difensivo, parlano i numeri: l'Inter nel mese di aprile ha incassato undici gol in sette partite".
Con l’assenza di Mkhitaryan, il grande ex di questa sfida sarà Nicola Zalewski che a gennaio ha lasciato la Roma tra le polemiche per andare in prestito all’Inter. Come sta andando la sua stagione? Il polacco ha convinto la società nerazzurra per il riscatto?
"Ci sono possibilità di una conferma, anche se per il futuro la società ha già prenotato un centrocampista come Sucic. Non penso a rivoluzioni estive, ma sicuramente dovrà essere apparecchiato un ricambio generazionale in tutti i reparti".
La Roma non perde in campionato dal 15 dicembre e sarebbe prima nella classifica del 2025. Adesso, i giallorossi fanno più paura? Credi che l’Inter metterà fine a questa striscia di risultati positivi della squadra di Claudio Ranieri?
"Sarà un bell'esame per entrambe: l'Inter in gare casalinghe di campionato segna da due anni consecutivi, mentre la Roma di questi mesi è molto quadrata. Di sicuro bisogna che la Roma non faccia calcoli, magari giocando per il pareggio com'è successo contro Juventus e Lazio. Credo sia normale che, dopo l'escalation generata dal ritorno di Ranieri, la squadra possa essere meno brillante. Però la Roma ha fatto il pieno quando ha avuto partite a misura, tra febbraio e marzo: ora è la miglior cartina di tornasole per puntare a un posto in Champions League, la sfida di San Siro".
Credi che questa estate che verrà possa essere quella giusta per vedere Frattesi alla Roma? Oppure, credi che difficilmente il centrocampista si muoverà da Milano?
"L'Inter lo può cedere soltanto alle condizioni migliori, ma reali possibilità di spostare Frattesi non ce sono mai state neanche nello scorso mercato. Il Napoli era in forte pressing già ai tempi del Sassuolo e non ha mai abbandonato l'idea".
Nella gara d’andata c’era Ivan Juric sulla panchina della Roma, mentre ora c’è Claudio Ranieri. Cosa ne pensi del tecnico giallorosso? Che ricordi hai della sua parentesi in nerazzurro?
"Probabilmente Ranieri era l'unico in grado di intervenire su una situazione prossima a precipitare, anche a Cagliari è stato un toccasana non più tardi di due anni fa. La sua mezza stagione all'Inter cominciò anche in quel caso da subentrato e fu permeata da una striscia di sette vittorie consecutive, la stessa ottenuta con la Roma. Il problema è che quando le cose non girano, soprattutto a livello societario, non ci si trova sempre in grado di fare miracoli. E quella di Ranieri, nella stagione 2011-12, è stata un'Inter progressivamente avviata verso i suoi anni peggiori. Tanto più che, da allora e fino al 2018, non è più arrivata nemmeno la qualificazione in Champions League".
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