L'avversario - La strategia per battere la Lazio

10.01.2024 15:53 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics
L'avversario - La strategia per battere la Lazio
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Sarà la Lazio di Sarri ad affrontare la Roma nel derby capitolino, in programma domani alle 18:00.

PALLA A TERRA – I biancocelesti, come è noto, si schierano con il 4-3-3 e prediligono giocare palla a terra. Se Luis Alberto dovesse recuperare, vedremo lo spagnolo venire spesso incontro per ricevere palla, altrimenti la Lazio perderà una fonte di gioco nella zona centrale del campo e andrà a concentrarsi soprattutto sugli esterni. La squadra di Sarri, infatti, cerca spesso le fasce per risalire il campo tramite rapide combinazioni nello stretto e uno-due per arrivare in zona di rifinitura, da cui cercare di verticalizzare per l’inserimento di un calciatore laziale. La Lazio cercherà spesso Felipe Anderson anche se l’uomo più pericoloso è Zaccagni che, però, non dovrebbe recuperare, almeno per una maglia da titolare. Sarà importante il lavoro di Bove in fase di pressing: due mesi fa si incollò alle caviglie di Cataldi. Probabilmente lo rivedremo eseguire lo stesso compito anche in questa occasione. Felipe Anderson rimane invece largo sulla destra, con Lazzari bravo nella sovrapposizione nel corridoio, che taglia le difese avversarie.

IL RISCHIO – Giocare costantemente palla a terra espone la Lazio nella prima fase della costruzione, quando parte dal portiere e cerca di risalire il campo senza lanciare lungo. Spesso, infatti, la squadra di Sarri rischia di perdere il pallone davanti alla propria area di rigore, con la possibilità di prendere gol.

SPAZIO DIETRO ALLE MEZZALI – Le due mezzali lasciano a desiderare quando si tratta di coprire lo spazio alle loro spalle, lì dove la Roma potrebbe far male facendo galleggiare tra le linee Dybala e le mezzali. La linea difensiva, tra l’altro, tende a rimanere compatta ed più difficile vedere i centrali aggredire in avanti, come accade invece con Mancini, LLorente e Ndicka (o Ibanez lo scorso anno), favorendo gli inserimenti tra le linee degli avversari.

CROSS E COLPI DI TESTA – Come già accennato, la Lazio vuole il pallone tra i piedi e fatica, invece, quando lo stesso si alza. Sono pochissimi, infatti, i cross tentati dalla squadra di Sarri (terz’ultima in questa particolare classifica), che è ultima per gol di testa in Serie A, insieme alla Salernitana. Un buon pressing potrebbe consentire alla Roma o di recuperare palla nella trequarti avversaria o di costringere la Lazio a lanciare lungo, con i giallorossi che sarebbero favoriti sulle palle alte.

FINALIZZAZIONE – Con Immobile out e nella fase calante della sua carriera, quest’anno la Lazio sta faticando a concretizzare quanto produce, con i biancocelesti che, dalla prossima estate, dovranno seriamente porsi il problema della sua eredità.

FASE DIFENSIVA – La Lazio, come accaduto nel derby di due mesi fa, cercherà di fare densità per ostruire le linee di passaggio nella zona centrale del campo, mandando la Roma sulle fasce, da dove punge con minor efficacia. Saranno fondamentali, quindi, le prestazioni dei due esterni giallorossi. Portando molti calciatori nella metà campo avversaria, la Lazio cerca spesso il recupero immediato della palla quando ne perde il possesso, soprattutto con Felipe Anderson.