Il cambio di rotta
La Roma ha cambiato rotta, sotto tutti i punti di vista. Prendendo Ranieri, i giallorossi hanno in un colpo solo ricompattato l’ambiente, la rosa e dato una piccola sterzata in campo. Il calendario è stato tremendo ma, finalmente, si è vista una squadra reattiva, che ha tenuto testa a Napoli e Atalanta, entrambe lanciate nella corsa scudetto, strappando un punto contro il Tottenham. Fuori dal campo, il cambio di rotta è stato ancora più netto. Svestiti i panni del gentiluomo inglese che non alza mai la voce, la Roma è diventata un pochino più battagliera. Vedremo se per strategia o convinzione, però Ghisolfi ha alzato la voce contro un trattamento arbitrale a dir poco bizzarro. I giallorossi, finora, si sono scavati la fossa da soli, per carità, ma la sfortuna arbitrale ha colpito i capitolini troppo spesso quest’anno. Far notare le cose, con garbo, non è male ed è stata significativa la frase su Budapest: “Se a Budapest si fosse giocato ieri, la reazione della società sarebbe stata diversa". Chissà cosa ne pensa José Mourinho.
ORA I PUNTI – Bella la reazione in campo, bella la reazione fuori dal campo, bello Ranieri che compatta il gruppo, bello Hummels, bello Paredes, belli tutti ma ora tocca fare punti. In qualsiasi modo, con qualsiasi formazione, in qualsiasi maniera, la Roma deve fare punti: contro Lecce, Como e Parma servono 9 punti. O almeno 7, facciamo 6, ma la classifica va mossa, va strattonata. Bisogna farlo adesso, prima che la situazione diventi veramente seria. Ranieri sarà abituato a lottare per la salvezza, ma la Roma no e i suoi giocatori nemmeno. Ed è estremamente pericoloso rimanere invischiati nella melma della classifica quando i tuoi calciatori sono abituati a lottare per coppe e traguardi importanti. Bisogna dare una spinta, bisogna darla ora e deve essere forte. Lecce, Como, Parma, tre gare fondamentali che daranno un indirizzo alla stagione.