Ranieri: “Il Como ha avuto più voglia di vincere. Non abbiamo capito la partita: avremmo dovuto battagliare di più”

15.12.2024 22:45 di  Marco Campanella   vedi letture
Ranieri: “Il Como ha avuto più voglia di vincere. Non abbiamo capito la partita: avremmo dovuto battagliare di più”

Al termine di Como-Roma, ha parlato Claudio Ranieri

Claudio Ranieri a Sky 

Cosa non le è piaciuto?
"Buon primo tempo, forse un po' lenti. Nel secondo è cambiato tutto, hanno avuto più voglia di vincere. Abbiamo fatto un errore nel primo gol che non si può commettere. Ma il Como ha meritato, non abbiamo creato tanto nel secondo".

Stanchezza?
"Può essere, ma dovevamo avere la stessa voglia. Serviva essere decisi e determinati e seguire l'arbitro dato che non si sapeva quando era fallo per noi o per loro. Era cambiata la partita e dovevamo fare di più".

Falcao: "Fiducia piena"
"Grazie di cuore, Paulo".

La sconfitta fa parte del percorso? Dovbyk?
"Non sta al 100%, ma avevamo messo tante palle nel primo tempo dove non c'era nessuno. Poi, El Shaarawy aveva preso due botta al piede. Mi ero convinto a metterlo, ma era cambiata la partita". 

Il mercato?
"Sono soddisfatto del lavoro dei ragazzi, ma non mi tirerò indietro nel migliorare la squadra".

Manca fiducia?
"No, a Napoli mi erano piaciuti. Anche a Londra, poi siamo andati a migliorare. Questa era una partita aperta, mi aspettavo di più nel secondo tempo, non abiamo sfruttato le occasioni, mentre loro sì. Hanno messo in campo un miglior atteggiamento".

L'atteggiamento?
"Dobbiamo reagire, vogliamo passare il turno in Coppa Italia. Ci servirà come lezione questa sconfitta".

Claudio Ranieri a DAZN

Il cambio di modulo può aver tolto certezze alla squadra o è stato merito del Como?
"Nono, è stato merito del Como. Ha avuto più fame di vincerla. Hanno cambiato il sistema di gioco, si sono messi a 5 e c'è stato un cambio di mentalità. Parlando con i subentranti gli ho detto di fare attenzione perché è cambiata proprio la mentalità. Abbiamo sbagliato alcune cose, loro arrivavano sempre prima e questo onestamente ci ha sorpreso. Mi è dispiaciuto come è nato il gol. Peccato perché la partita mi stava piacendo e potevamo segnare entrambe".

Stasera le è piaciuta la sua Roma? 
"Mi è piaciuta, soprattutto nel primo tempo. La prestazione c'è stata, però il Como aveva quel qualcosa in più. Noi non siamo stati in grado di capire la partita ed assecondare l'arbitro, che a volte fischiava a volte no".

La partita di Dybala da quando è entrato Dovbyk?
"Logico che quando giocano El Sharaawy e Sealemakers si ritrovano con più fluidità di gioco. Con Dovbyk dobbiamo ancora lavorare e lui deve salire di condizione, visto che da quando sono arrivato è stato male. Lasciamolo crescere e lui ci darà soddisfazioni".

Si aspettava qualcosa in più dai cambi? 
"No, l'atteggiamento era giusto ma non abbiamo capito la partita. Quando c'è da battagliare dobbiamo mettere da parte il fioretto e tirare fuori la sciabola. Dovevamo picchiare duro come facevano loro, sempre restando corretti. Abbiamo dato il 100% come loro ma non è stato sufficiente".

Le è piaciuto Le Fée?
"Gli ho detto che deve giocare a uno/due tocchi. Non dovevamo entrare centralmente perché loro vanno forte e a volte l'arbitro non fischia, per cui dovevamo giocare a due tocchi. A volte lo ha fatto a volte no".

La risposta di stasera qual è?
"Positiva con qualche incertezza. Proseguiamo con la voglia di portare la Roma sempre più in alto". 

Claudio Ranieri in conferenza stampa

La sconfitta?
"Il Como ha fatto una grande partita, nel primo tempo è stata a favore nostro e abbiamo avuto occasioni senza trasformarle in gol. Nel secondo tempo, loro hanno cambiato sistema di gioco, sono stati più determinati, ci è venuto ad aggredire e noi non siamo stati rapidi come avevo chiesto. Complimenti al Como".

Come si cura la mancanza di voglia di vincere?
"Si cura dicendolo e facendo vedere gli errori commessi. Non è possibile che una squadra come la Roma arriva seconda sulle prime e seconde palle, non è possibile che su alcune punizioni e calci d'angolo si è meno concentrati e attenti. Ne avevamo parlato, sapevamo che erano molti bravi a spostare palla ecc.. Quando vedi che la tua squadra non reagisce ti dispiace. Dispiace perché globalmente la prestazione c'è stata. Ho fatto i cambi dicendo a quelli che entravano che la partita era cambiata, non c'era più fioretto ma sciabola. Come atteggiamento non posso rimproverarli, ma è l'attenzione sui particolari: sulla punizione del gol abbiamo lasciato un nostro centrocampista con il loro attaccante, perché? Se ci fosse stato Vlahovic o Lukaku lo avremmo fatto? Avremmo messo un difensore con un attaccante. Sono piccoli particolari che fanno capire che devi essere sempre presente".

Fabregas?
"È un ragazzo in gamba, sta facendo un grande lavoro qui. Sicuramente il calcio italiano gli servirà per il suo futuro perché il calcio italiano, lo sappiamo, è più difficile sotto l'aspetto tattico e si sta adattando molto bene".

Cosa non va in questa squadra?
"C'è poco da capire, non siamo stati in grado di fare quello che avevamo fatto nelle altre partite. Dobbiamo fare i complimenti al Como e cercare di migliorare guardando tutte le mancanze di questa partita. Domani farò vedere tutte le occasioni che hanno avuto e perché. Lavorando soltanto si migliora".

Dovbyk?
"Innanzitutto Dovbyk fisicamente non sta a posto. L'ho inserito perché nel primo tempo abbiamo messo 4-5 palloni in mezzo che bisognava toccare per fare gol e non ci siamo riusciti. El Shaarawy aveva preso due colpi sul piede e zoppicava. Ho messo lui dentro pensando di poter chiudere la partita sui cross e invece non è avvenuto. Prima cosa deve migliorare l'aspetto fisico: uno come lui se non sta bene fisicamente non è che possa aiutarti in altre maniere. E noi dobbiamo imparare a servirlo. L'ho detto dall'inizio: va servito o con palla in profondità, quando sta bene riesce a sprintare e ad andar via all'avversario, o sui cross. Quando nella ripresa c'è stato lui abbiamo fatto veramente pochi cross".