Una Roma abbandonata a se stessa e dai suoi tifosi porta all'esonero di Juric. Ora serve la scelta giusta
La Roma perde l'ennesima partita della stagione e questo ormai, purtroppo, non fa più notizia. Siamo alla quinta scoffitta in Serie A, la quarta nelle ultime 5 giornate. Sul campo finisce 3-2 per il Bologna, con un il solito gol che nasce da un errore arbitrale (non c'era l'angolo del vantaggio del Bologna) e la solita squadra confusa, lunga dopo appena 15', gol presi in maniera rocambolesca e senza gioco. La novità è stata l'abbandono da parte dei propri sostenitori, stufi anche di fischiare giocatori e mister, stufi di vedere uno spettacolo che non li rappresenta e che non rappresenta la storia del club.
Si assiste a quella che è una cronaca di una morte annunciata. La Roma senza Dybala, senza Pellegrini (stranamente dopo alcune dichiarazioni in conferenza il giorno prima), senza anima. Non c'è altra soluzione che esonerare Ivan Juric. Stavolta non si perde tempo e non si aspetta il giorno dopo. L'annuncio arriva pochi minuti dopo Roma-Bologna, un annuncio che praticamente tutti attendevano: "Vogliamo ringraziare Ivan Juric per il suo duro lavoro nelle ultime settimane. Ha gestito un ambiente difficile con il massimo della professionalità, e di questo gli siamo grati". Un comunicato che sa di presa di coscienza della società di aver sbagliato scelta? Probabilmente sì.
Cancellato con qualche riga la Roma di Juric, ora è di nuovo il momento della scelta. "La ricerca di un nuovo responsabile dell'aerea tecnica è già iniziata e verrà annunciata nei prossimi giorni". Dopo che i Friedkin si sono scottati con l'esonero di De Rossi e l'assunzione di Juric non c'è altra via che andare su un allenatore top, capace di risollevare il dodicesimo posto in classifica e rivitalizzare il gruppo squadra (levandogli alibi) . Arrivati a novembre servono i fatti.