La settimana della Lazio

11.01.2015 06:30 di  Alfonso Cerani   vedi letture
La settimana della Lazio
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© foto di Federico Gaetano

Il derby è una partita che può cambiare, da sola, il corso di una stagione. Facile quindi intuire che i giorni che precedono questa sfida sono intensi per un'intera città, e soprattutto per Roma, che vive in maniera spasmodica l'attesa per questa partita. In casa Lazio, la settimana di avvicinamento alla stracittadina numero 141 in campionato è stata, se possibile, ancora più intensa rispetto a molti derby del passato. Il motivo è triplice: prima di tutto per la vittoria convincente contro la Sampdoria di lunedì, con Felipe Anderson autentico mattatore; in secondo luogo per il grave lutto che ha colpito le aquile, la morte di Uber Gradella, e infine per il 115° anniversario della squadra. Ma andiamo con ordine e analizziamo il modo in cui la Lazio si è preparata ad affrontare la Roma. Il 2015 della squadra di Pioli è iniziato come meglio non potrebbe, con una vittoria netta per 3-0 contro una diretta contendente per l'Europa come la Sampdoria di Mihajlovic. L'assoluto protagonista è stato Felipe Anderson, il quale continua nel suo magic moment tra gol, assist e giocate degne del suo amico Neymar. Sarà lui lo spauracchio da tenere d'occhio per i difensori della Roma. Il giocatore brasiliano è stato anche eletto top player dell'ultimo turno di Serie A dalla Lega stessa. “Adesso sto bene e riesco a dare il 100%. Segnare al derby è il sogno di qualunque giocatore, e il mio non è diverso". Questo il suo auspicio per la partita di oggi.

I biancocelesti scenderanno in campo col lutto al braccio per la morte di una bandiera degli anni '40: il portiere Uber Gradella, simbolo di un calcio che non esiste più. Il suo attaccamento alla maglia è stato di esempio per molti calciatori della sua epoca. Due episodi su tutti descrivono il personaggio: nel corso di Atalanta-Lazio nel '49, Gradella rimase in campo fino al fischio finale nonostante un ginocchio girato che mise, di fatto, fine alla sua carriera. Quando era pronto per il rientro, il suo posto era stato preso da Sentimenti IV, anch'egli morto poco tempo fa, nel novembre scorso. Un altro episodio significativo risale al secondo dopo guerra: la Lazio anziché pagargli l’ingaggio, aiutò Gradella ad aprire un negozio di abbigliamento ed attrezzature sportive. Uber è morto il 6 gennaio all'età di 93 anni nella sua abitazione romana sulla Cassia. Ha lasciato la moglie Magda e i suoi cinque figli, oltre a un vuoto incolmabile per tutti i tifosi della Lazio. Al funerale, nella giornata di giovedì, c’erano tanti tifosi e tanti ex biancocelesti, tra i quali anche Felice Pulici. Un altro lutto ha colpito poi la squadra venerdì: la morte di Egidio Fumagalli, protagonista nella vittoria della prima Coppa Italia.

Una nota lieta per il popolo biancoceleste è stata l'anniversario numero 115 della SS Lazio 1900. A mezzanotte del 9 gennaio, il brindisi in Piazza della Libertà ha riunito tantissimi tifosi. Proprio in questa piazza infatti è stata fondata la società. Durante la manifestazione, condotta da Pino Insegno, fedele tifoso laziale, è intervenuto anche il tecnico Pioli: “Prima di arrivare alla Lazio mi sono documentato, so che siamo la prima squadra della Capitale e vogliamo portare in alto questi colori. Ci teniamo a lasciare un segno nella storia già da domenica". Non poteva mancare, sul palco della festa, il presidente Lotito, accolto dai fischi dei presenti. L'intervento del numero uno biancoceleste è stato interrotto da Felice Pulici, il quale non ha lesinato critiche nei confronti della sua gestione. I tifosi più romantici sicuramente invocheranno Cragnotti, che ha parlato svelando importanti retroscena di mercato: “Volevo Batistuta, era praticamente fatta, lo stesso giocatore spingeva in tutti i modi per venire alla Lazio”. Il mercato attuale vede tre giocatori in uscita: Gonzalez, Ederson e Perea potrebbero interessare al Parma, mentre in entrata non si placano i rumors per Hoedt. Dopo la rifinitura di ieri, Pioli sembrerebbe aver sciolto gli ultimi dubbi di formazione. Con tutta probabilità Cana stringerà i denti, mentre in attacco Klose, al secondo posto tra i calciatori dell'anno in Germania dietro Kroos, parte in vantaggio su Djordjevic. Sicuro del posto capitan Mauri, che in settimana ha compito 35 anni. Chi non ci sarà sicuramente è Senad Lulic, autore del gol nel derby che regalò alla Lazio la Coppa Italia due stagioni or sono. La Curva Nord si prepara al consueto boato al 71' per ricordare quella marcatura, entrata di diritto, purtroppo per i tifosi della Roma, nella storia della stracittadina.