L'avversario - Obiettivo limitare Calhanoglu, servirà un capolavoro
Sarà l’Inter di Simone Inzaghi ad affrontare la Roma domani pomeriggio, alle ore 18:00.
NUMERI IMPRESSIONANTI – L’Inter ha il miglior attacco e la miglior difesa e vince gli scontri diretti con apparente serenità, come accaduto contro la Juventus. Concedono poco e, quando lo fanno, ci pensa spesso Sommer a far prendere all’Inter meno gol di quanto dovrebbe.
SOVRACCARICARE LA FASCIA – A volte si abbassa Calhanoglu, a volte la mezzala parte. Fatto sta che l’Inter spinge spesso e volentieri uno dei due braccetti in avanti. Sia Bastoni, sia Pavard sono abili palla al piede e possono andare al cross o attaccare direttamente l’area di rigore. L’obiettivo è di sfondare su una delle due fasce, soprattutto la sinistra con Bastoni, Dimarco, Mkhitaryan e, magari, Lautaro stesso a sovraccaricare la fascia. A quel punto, l’Inter o riesce a sfondare oppure cambia gioco e attacca il lato debole, dalla parte opposta. La Roma dovrà stare attenta sulla propria fascia destra, soprattutto se dovesse giocare Karsdorp, calciatore con limit difensivi che potrebbero essere amplificati da Dimarco.
POTENZA CENTRALE DI FUOCO – Se già non bastasse l’attacco sugli esterni, l’Inter ha un trio in mezzo al campo tra i migliori in Europa. Barella corre per tre ed è bravo anche ad attaccare la profondità e a verticalizzare, Mkhitaryan lo conosciamo bene per le sue qualità palla al piede e sotto porta. Poi c’è Calhanoglu che, fino a qualche anno, era semplicemente un buon giocatore con qualità offensive mentre adesso si è trasformato in un regista pericolosissimo, dotato di un piede educato e di una cattiveria agonistica che lo fa essere tra i calciatori più fallosi di tutta la Serie A. De Rossi avrà pensato probabilmente a delle contromisure per limitare il centrocampista turco, cuore del centrocampo turco.
CONTROPIEDE – L’Inter non si limita solo a costruire dal basso ma sa rendersi letale anche in contropiede, ripartendo rapidamente con Lautaro e Thuram, con le due mezzali o con gli esterni. Di contro, è molto attenta nelle marcature preventive e difficilmente si lascia sorprendere essa stessa in contropiede.
PRESSING – La squadra di Simone Inzaghi non pratica un pressing asfissiante. Anzi, non è raro che lasci giocare il proprio avversario, chiudendo gli spazi per poter poi colpire in contropiede.