I punti iniziano a pesare. Mercato, serve urgentemente un vice Dovbyk

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Ci risiamo. Altro giro, altra corsa, altra ripartenza subita. La Roma esce con le ossa rotta da Alkmmar e non sa nemmeno perché. O, meglio, da una parte lo sa ed è sempre la solita brutta storia dei contropiedi subiti. Dall’altra, non lo sa perché è pure vero che Svilar è stato spettatore non pagante per gran parte della gara, ma il calcio è così. Ora, al di là della sconfitta ingiusta per quanto si è visto in campo, la Roma deve ora accelerare perché metà stagione è ormai andata e stiamo per entrare in quel periodo dell’anno in cui le partite contano di più, così come i tre punti la prossima settimana contro l’Eintracht. Ranieri, a fine gara, era amareggiato e, forse, anche un po' arrabbiato perché controllare la partita (almeno nella ripresa) e non portare a casa nulla è da polli. E in Europa non puoi permetterti di essere ingenuo, di non concretizzare e di prendere gol dopo una rimessa. Sono errori da debuttanti in Europa, cosa che la Roma certamente non è.

CALCIOMERCATO – Al di là degli esterni, o presunti tali, alla Roma serve un vice Dovbyk. In estate è stato fatto l’errore di pensare che Shomurodov potesse bastare. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Serve, quindi, con estrema urgenza un giocatore in grado di prendere il posto dell’ucraino. Nella ripresa in terra olandese, la Roma ha sfornato tantissimi cross in area, sui quali nessuno è intervenuto perché i capitolini erano senza centravanti? È possibile andare avanti così?