Ranieri: "Abbiamo buttato via la partita, è un peccato prendere gol in quel modo"

23.01.2025 23:55 di  Benedetta Uccheddu   vedi letture
Ranieri: "Abbiamo buttato via la partita, è un peccato prendere gol in quel modo"
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Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita di AZ Alkmaar-Roma. Queste le sue parole:

Ranieri a Sky

Cosa l'ha delusa stasera?
"Hai tenuto in mano la partita e loro hanno vinto. È un peccato prendere gol in quel modo, su fallo laterale, roba da non credere. Succede e non deve succedere. La squadra ha giocato e creato tanto, ma loro vanno via con il risultato pieno, dopo aver difeso e cercato di fare qualcosa. Abbiamo buttato via la partita. Svilar non ha fatto una parata, ma siamo stati poco pratici".

Gol subito su una ripartenza. 
"Siamo fatti così, siamo fatti male. Evidentemente non siamo furbi e scaltri, facciamo degli errori incredibili. Ce la portiamo a casa tranquilli e sereni dopo aver fatto la partita. Questo è il calcio, non siamo stati capaci di far gol".

Cosa ne pensi della prestazione dei due centrocampisti? 
"Koné doveva essere più propositivo. Ha portato troppo palla, cosa che gli avevo detto di non fare perché loro ti attaccano forte, possono far fallo e l'arbitro può non fischiare. Dovevamo far girare palla velocemente per poi andare in verticale, cosa che non abbiamo fatto troppo spesso. Nel secondo tempo molto meglio con Soulé. Alla fine però vedi che hai fatto, hai fatto, ma poi non hai fatto nulla. Dispiace perché la squadra ha giocato bene, loro con il minimo sforzo si portano a casa i tre punti. Questo dispiace tantissimo".

È mancato un po' di supporto in area? 
"Sì, come è mancato il cinismo. Se c'è una qualità di questa squadra è che entriamo in area in 3/4/5, oggi giravamo a vuoto. Peccato veramente, la partita l'abbiamo giocata bene ma vai a raccontare che hai perso 1-0".

Ranieri in conferenza stampa

Un commento sulla partita.
«Quando perdi partite come questa, in cui hai il controllo del gioco ma alla fine le perdi per un soffio, è davvero spiacevole e lascia l’amaro in bocca. Abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a concludere come facciamo di solito. Complimenti a loro, perché chi vince ha sempre ragione».

La sostituzione di Dovbyk? 
«L'ho tolto perché l'arbitro lo aveva preso sott'occhio, il quarto uomo me lo aveva detto e lo aveva ammonito e continuava a fischiargli fallo contro. Ho preferito toglierlo, con Soulé abbiamo dato più verticalità all'azione, creando degli uno contro uno molto importanti. C'è poco da raccontare, quando perdi una partita che hai in mano devi fare mea culpa, perché non puoi prendere gol da fallo laterale, quando sapevamo che loro giocano solo in avanti. Avevamo tenuto benissimo il campo, eravamo padroni, ma hanno vinto loro. Bisogna fargli i complimenti perché loro hanno giocato come sanno giocare. Li abbiamo portati fuori dal loro ritmo gara, li abbiamo fatti gasare poche volte, questo è. Per la riserva abbiamo guardato un po' dappertutto, staremo a vedere». 

C’è davvero un mal di trasferta? Si è dato una risposta?
«No, onestamente non me la sono data, anche perché, vedendola giocare così, mi sembrava quasi di vederla giocare in casa. Non abbiamo fatto gol, ma abbiamo creato tanto, siamo stati bravi a far girare palla e a cambiare gioco, facendo tutto quello che dovevamo fare. Parlo del secondo tempo, perché nel primo eravamo un po’ troppo leziosi e tornavamo troppo spesso indietro. Con Soulé abbiamo dato una marcia in più, ci sono stati buoni scambi, ma alla fine abbiamo perso. Che vi racconto? Non c’è molto da dire. Resta l’amaro in bocca, vai a casa convinto di aver giocato una buona partita, ma alla fine quello che conta è il risultato. L’ho detto: tante volte crei tanto e non fai gol, arriverà anche il momento in cui giocheremo male, non creeremo nulla e segneremo. Questo, purtroppo, è il bello e il brutto del calcio. Stasera andiamo via davvero amareggiati, perché non è che puoi dire: “Sai, non hai giocato, è stata una serata no”. No, era la serata giusta per vincere, abbiamo fatto tutto tranne il gol per vincere.Perciò, complimenti all’AZ e torniamo a casa a mani vuote».

I problemi in trasferta sono legati alla personalità?
«La mia personalità è legata al voler vincere, a quella determinazione che ti spinge a chiudere le azioni con convinzione. In casa, forse, siamo sospinti dal pubblico e riusciamo a farlo. Qui, posso rimproverarli soltanto per non aver finalizzato, ma per il resto hanno giocato esattamente come si gioca in casa».

Ranieri ai canali ufficiali del club

"C'è rabbia, c'è delusione, c'è tutto perché hai la partita in mano, hai giocato bene, hai creato, però non hai concluso bene. Di solito noi entriamo con 4 o 5 dentro l'area di rigore, avevamo aggirato, avevamo messo le palle. Cioè, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Loro non erano esistiti, però alla fine loro hanno vinto e noi abbiamo perso. Per cui adesso ce la raccontiamo, già glielo ho raccontato nello spogliatoio, questa è la verità. Dobbiamo essere più determinati, più cattivi in determinate circostanze e poi non si può prendere un gol su un fallo laterale. L'abbiamo detto, giocavano soltanto in avanti, bastava mettersi bene e non l'avremmo preso. Peccato".

La Roma è padrona del proprio destino, bisogna fare la partita all'Olimpico, si passa il turno vincendo, bisogna rimanere concentrati.
"No, quello sempre, adesso dobbiamo, come dico sempre, si vince, si pulisce la mente, si perde, si pulisce la mente. Ogni partita fa storia a sé. Qui abbiamo giocato, abbiamo creato tanto e non abbiamo raccolto niente. Il calcio è questo, magari ci sarà una volta che giocheremo male, non faremo niente e vinceremo 1-0 noi. Purtroppo il calcio ci ha insegnato questo e dobbiamo sapere mandare giù bocconi amari, molto amari".