Quando non puoi vincere l'importante è pareggiare. Un discorso che non può valere nel prossimo derby

Se, come ha dichiarato Ranieri: "Quando non puoi vincere, l'importante è pareggiare", così come lo è stato contro la Juventus, ci sono due aspetti da capire: il primo riguarda il perché una Roma in piena rincorsa Champions, davanti al proprio pubblico, con una settimana di lavoro alle spalle, non sia stata nella possibilità di vincere contro la Juventus attuale, rivisitata da Tudor, per carità, ma che era andata in campo con una formazione ben lontana dal blasone che si porta dietro la Juventus. La cosa che ha fatto, in un certo modo, strano, è stata che, una volta trovato il pareggio, la squadra si sia, in un certo senso accontentata.
Calo fisiologico dopo le sette vittorie consecutive? Può darsi. Ci sta, specie se allarghiamo il dato ai 15 risultati utili consecutivi. Tuttavia, in un turno dove comunque sia la Roma ha guadagnato 1 punto sul terzo posto, facendo sì che la corsa alla Champions League non sia solo il raggiungere il quarto posto, il bonus i giallorossi lo hanno, in un certo senso speso al primo scontro diretto.
Domenica prossima la Roma dovrà cambiare atteggiamento. Non solo perché di fronte avrà la Lazio che è la rivale numero 1 dei giallorossi in generale, ma anche perché, per andare in Champions non si possono commettere altri passi falsi. Dando per scontata la vittoria della Juventus contro il Lecce, i 3 punti permetterebbero di scavalcare la Lazio (che arriverà stanca dalla trasferta europea contro il Bodo Glimt e conosciamo bene le difficoltà nel giocare su quel campo di plastica) e di guadagnare 3 punti ad Atalanta o Bologna o 2 a entrambe.
Dunque, il ragionamento con cui si è giustificata la prestazione contro la Juventus, non potrà valere nel derby. C'è troppo in palio per accontentarsi di un pareggio. La Roma dovrà trovare la forza emotiva e andare oltre le proprie possibilità (in caso di risultato non positivo). Discorso che probabilmente i calciatori già sanno, che il mister già sa, ma, con sempre meno partite a disposizione restano sempre meno occasioni per recuperare terreno a chi ti è sopra. Qualora non ci riuscisse, terminare una stagione con 2 derby vinti su 2 sarebbe una minima consolazione.
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