Europa League, Siviglia-Roma - Cosa potrebbe decidere la sfida di Budapest
Siviglia-Roma - Sarà la squadra di José Luis Mendilibar a contendersi la finale di Europa League 2023, in programma alla Puskas Arena di Budapest questa sera alle 21:00.
POSSESSO PALLA – Questa è una stagione particolare e complicata per il Siviglia. La squadra andalusa ha sfiorato la zona retrocessione e, al momento, si attesta al decimo posto in campionato. Nell’ultimo periodo, il Siviglia fa un pochino meno di possesso palla e va un po’ più in verticale, sfruttando anche la fisicità dei suoi giocatori offensivi e non disdegnando i lanci lunghi, in particolare del portiere, per poi avventarsi sulle seconde palle.
CROSS – Il Siviglia cerca spesso di allargare il gioco e, in Europa League, in media è la formazione a crossa di più. Il compito di raccogliere queste palle alte è di En-Nesyri, molto pericoloso di testa.
SINGOLI – Oltre all’attaccante marocchino, occhio a Rakitic e Torres, fari del gioco andaluso, capaci di non dare punti di riferimento e di muoversi parecchio, il primo arretrando anche per aiutare in fase di prima costruzione, il secondo svariando per tutta la trequarti. La Roma dovrà stare attenta anche a Ocampos, spina nel fianco sulla fascia destra. E sempre sulla fascia destra agisce Jesús Navas, che sforna cross in continuazione.
UOMO TRA LE LINEE - Un grosso punto debole degli andalusi è rappresentato dalla fase di pressione. Spesso, quando il Siviglia alza il baricentro per disturbare la costruzione avversaria, si distrae e lascia facilmente un uomo avversario totalmente libero tra le linee. Solo nel primo tempo dell'andata contro il Siviglia, è capitato per ben tre volte (a Miretti, Di Maria e Locatelli), con i bianconeri che non avevano fatto nulla di speciale, se non far girare palla dal centro all'esterno, poi di nuovo al centro fino a trovare una facile verticalizzazione che per un uomo che si era smarcato, con gli andalusi molto distratti nelle coperture preventive.