TRIGORIA - Mourinho: "Lukaku e Dybala domani saranno titolari. Pellegrini out, penso anche Smalling. Quando siamo in forma, siamo una squadra forte". VIDEO!

17.09.2023 07:50 di  Andrea Gonini  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Mourinho: "Lukaku e Dybala domani saranno titolari. Pellegrini out, penso anche Smalling. Quando siamo in forma, siamo una squadra forte". VIDEO!
© foto di Marco Campanella

Alla vigilia della sfida di campionato contro l'Empoli, José Mourinho ha parlato in conferenza stampa presso il Centro Sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria. Come di consueto, Vocegiallorossa.it ha offerto ai propri lettori le parole dello Special One in tempo reale. 

L'Empoli? Che squadra si aspetta domani?
“È più importante come si arriva alla fine piuttosto che l'inizio. Sono sicuro che loro non sono in panico per la brutta posizione in classifica. Non finiranno così la stagione. Abbiamo vinto 4 partite contro di loro in questi due anni ma sono state tutte partite difficili. Sono una rosa organizzata, stanno giocando in modo diverso ma hanno lo stesso allenatore e torneranno a giocare come sanno fare. In questi due giorni che abbiamo lavorato con tutta la squadra lo abbiamo fatto con il rispetto che meritavano i nostri giocatori. Abbiamo l’ambizione di vincere la prima in campionato”.

Con questi innesti la Roma può arrivare più avanti? Come sta Smalling?
“Siete sempre negativi. Fortunatamente noi siamo più ottimisti. Smalling è un giocatore fondamentale per noi, lui sa analizzare sé stesso ed è facile comunicare con lui. Domani non penso che sarà a disposizione. Magari mi arriverà in extremis in panchina ed eventualmente ci aiuterà in caso di necessità, ma c’è probabilità che non vada nemmeno in panchina. Una cosa è parlare con voi prima e dopo il mercato. La Roma ha preso due attaccanti ed è molto difficile avere due giocatori come Romelu e Azmoun. Se siamo tutti disponibili e in forma cambia il nostro profilo di squadra. Le prime partite le abbiamo fatte con Belotti ed El Shaarawy con nessuna soluzione in panchina, contro il Milan abbiamo fatto pochi minuti con Lukaku. Abbiamo bravi giocatori in attacco. Azmoun è arrivato in una situazione difficile dopo un infortunio e senza allenamenti. In queste settimane ha lavorato bene per avvicinarsi a una situazione positiva. Quando Paulo c’è abbiamo sempre un po’ di paura, ma abbiamo sempre speranza che questo fantastico giocatore ci possa aiutare. Anche Belotti ed El Sha hanno fatto tanto per noi, giocando con sacrificio. Ora siamo positivi, abbiamo bisogno di tempo e di allenamenti per migliorare come squadra. Sono molto contento con i giocatori che ho a disposizione. Il mio obiettivo è vincere domani, voglio vincere sempre”.

C’è la possibilità che qualche giocatore del gruppo storico accusi un po’ di fatica dal punto di vista mentale dopo tutte queste partite?
“Non penso sia un crimine, ma è stato importante per la gioia di una città, per l’autostima del gruppo. Lo abbiamo fatto bene. Se siamo arrivati alle 30esima gara del campionato scorso eravamo terzi. Abbiamo giocato due partite con Feyenoord e Leverkusen e poi abbiamo giocato la finale. Abbiamo avuto diversi infortuni come quelli di Smalling e Dybala, con Matic che non poteva giocare ogni partita per l’età. Poi siamo arrivati alla fine con queste difficoltà. Dal punto di vista della quantità siamo di meno, siamo 2 giocatori di campo più i ragazzi della Primavera e per me loro saranno sempre un'opportunità. Se la quantità non è altissima la qualità è alta: abbiamo giocatori di grande potenziale. Quando saremo tutti disponibili e in forma, e sono sicuro che ci arriveremo, saremo una squadra davvero forte. Quando ci saranno problemi dovremmo rimanere tranquilli e avere pazienza. Lavoriamo con tranquillità".

Come stanno gli altri?
“Pellegrini è out, Smalling per me è fuori ma delle volte può succedere che possa recuperare all’ultimo almeno per la panchina. Mancini? Lasciami ringraziare Spalletti, ha fatto tanti anni l’allenatore e ha sicuramente la percezione di quando un giocatore non ce la fa per giocare con la Nazionale e  mandarlo a casa. L’ha fatto con Mancini, Pellegrini e penso con giocatori di altri club. Siamo rimasti qui con un gruppo di 9 giocatori e 7 erano infortunati. Sono stati qui con il mio staff e siamo un po’ scemi, non abbiamo fatto come fanno alcuni che vanno in vacanza 10 giorni. Siamo rimasti qui, noi siamo così e moriremo con questa professionalità. Erano presenti solo Belotti, Azmoun, i due portieri e i bambini di Primavera. Gli altri 7 solo ieri hanno lavorato con la squadra. Sono comunque disponibili per giocare, abbiamo bisogno di loro. Dobbiamo gestire bene la gara e prendere qualche rischio. Saranno tutti convocati. Romelu quando è arrivato qui prima del Milan non era in una condizione drammatica, ha avuto molta attenzione con il suo corpo. Renato e Paredes sono arrivati in una condizione peggiore di Lukaku, Azmoun ancora peggio. Romelu con queste due partite in Nazionale è migliorato, giocherà domani da titolare. Non sarebbe una sorpresa se giocasse 90 minuti. Dybala giocherà. Non sarà facile per lui giocare 90 minuti, il giocatore si sente bene dal punto di vista fisico e vuole giocare. Giocheranno Dybala e Lukaku dall’inizio”.

Totti lo vorrebbe come dirigente?
“Io sono l’allenatore. Non sono nessuno per parlare con un mito del romanismo e dirgli di venire. Parlo con lui di banalità. Questo è il mio rapporto con Francesco nel rispetto della società. La mia vita sociale a Roma è così, non ce l’ho. Totti è nella Roma, non è mai uscito di qua e mai uscirà. Per me lui è sempre qui. Mourinho non ha fatto nulla”.

Come sta Spinazzola? Per gli esterni c’è un lavoro specifico che state facendo o le loro caratteristiche non gli permettono molti gol e assist?
“Quando un giocatore va in Nazionale significa che è stato preso in considerazione. Andarci è il sogno di tutti. Spalletti ha preferito Dimarco e Biraghi, Leo deve lavorare più con noi e fare meglio con noi, se così sarà tornerà a giocare con la Nazionale. Abbiamo diverse opzioni sugli esterni, sono tutti giocatori diversi e hanno bisogno di cose diverse. Dal punto di vista della condizione Kristensen è quello che sta meglio, ma dal punto di vista tecnico e della fiducia non è al massimo. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile con gli infortuni e il solito ginocchio, con i soliti dubbi di mercato e finalmente ha trovato un po 'di equilibrio perché è consapevole che ovviamente rimarrà. Zalewski si è allenato con noi solo ieri, Leonardo è arrivato molto bene dalla Nazionale e si è allenato bene. El Shaarawy ha avuto quel piccolo infortunio al polpaccio che fa parte del suo storico. Non sono grandi infortuni ma non l’hanno fatto allenare per queste due settimane. Sono tutti giocatori utilizzabili in situazioni diverse. Con la crescita della squadra cresceranno anche loro. Kristensen non ci sarà in Europa ma non ne faremo un dramma perché abbiamo più opzioni”.

Dopo la finale contro il Siviglia ha detto che era stanco di fare l'uomo di comunicazione. Sente la necessità di essere affiancato da qualcuno?
"Non sono in controllo totale della situazione. La mia intenzione per questa stagione è zero giornate di squalifica sia per il campo sia per le conferenze stampa. Se non parlo non sarà mai per essere nervoso perché per uno che ha 1100 partite essere nervoso è una parola troppo grande. Non posso cambiare il mio DNA, la mia onestà di non dire la mia verità. Ecco perché non sono andato in conferenza stampa dopo il Milan. Questa è una sfida per me stesso, cercherò di non aver nessun tipo di problema".

Sono rimasto sorpreso per come ha preparato la gara contro il Milan. C'è stato qualche rimpianto?
"La formula del successo è di non sentire le persone che hanno meno capacità di te stesso, questo è importante. Sentire chi sa più di te o lo staff va bene, ma chi non è mai stato seduto su una panchina vera o chi non ha mai preparato gare di questo livello...".