Konsel: "Di Francesco dovrà preparare la sfida con la Roma nei minimi dettagli"
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Miki Konsel, doppio ex di Venezia e Roma, ha parlato ai microfoni de La Nuova Venezia inquadrando la sfida tra le due compagini in programma domenica al Penzo: "Sarà sicuramente una sfida difficile per i lagunari, che dovranno compiere una vera e propria impresa. Il Penzo dovrà dimostrarsi il dodicesimo uomo contro una squadra che con Ranieri è in netta ripresa e vuole continuare la sua striscia positiva".
Cosa dovrà temere il Venezia?
"Difficile dirlo, però credo che il mio amico Di Francesco dovrà essere bravo a preparare la partita nei minimi dettagli. La sua squadra dovrà ragionare da collettivo, visto che alla vigilia non partirà da favorita. Resto fiducioso, perché ho visto qualche partita e gli arancioneroverdi hanno dimostrato di potersela giocare a viso aperto anche con le grandi. Mi viene in mente la partita dell’andata persa all’Olimpico e quella di Torino pareggiata contro la Juventus. Due sfide in cui il Venezia avrebbero potuto ottenere addirittura due vittorie, con un pizzico di fortuna in più. Come credo abbia lasciato parecchio rammarico la sconfitta di San Siro contro l’Inter, per quel gol annullato a Sverko nei minuti di recupero".
Ha citato Di Francesco: quanto avrebbe creduto che sarebbe diventato allenatore?
"Non tanto, però sono molto contento che lo sia diventato. Con Eusebio c’è sempre stato un bellissimo rapporto ed insieme abbiamo vissuto due anni bellissimi a Roma. Una squadra allenata da Zeman, che rimase stabilmente nelle zone alte, esprimendo sempre un ottimo calcio. Entrambi abbiamo avuto la fortuna di giocare in una squadra formata da alcuni fuoriclasse. Totti, il capitano e leader indiscusso della squadra e Cafu, una leggenda assoluta che in quel periodo aveva già disputato due finali di Coppa del Mondo con il Brasile".
In lui, rivede qualcosa di Zeman?
"Sì, soprattutto la capacità di provare ad essere propositivi nella costruzione del gioco. Il Venezia, in alcune partite, è stato padrone assoluto del campo. Ha creato tantissimo, concretizzato poco e questo non gli ha permesso di trovarsi in una tranquilla posizione di classifica. Mancano 15 partite, che per i lagunari dovranno essere tutte finali per realizzare il miracolo salvezza".