Il significato del punto preso con la Juve: il campionato inizia dopo la terza giornata
La gara di Torino, contro la Juventus era una partita complicata per due aspetti: ovviamente la forza dell'avversario e la classifica deficitaria della Roma. Una di quelle gare che è più importante non perdere che vincere. Ecco che alla fine lo 0-0 con cui si è concluso il match è uno di quei punti che fanno classifica. Una situazione analoga la Roma l'ha vissuta la scorsa stagione con un derby: in un momento delicato (così come lo sono stati i giorni che hanno preceduto la gara contro la Juventus), con la sosta per le nazionali alle porte, Mourinho ha preferito non rischiare di vincere e accontentarsi di uno 0-0, piuttosto che rischiare di perdere e avere 2 settimane di critiche da gestire.
Al di là di questo aspetto, che può essere visto come una sorta di maturità di De Rossi allenatore, il mister di Ostia ha dimostrato coraggio nel mandare in campo i suoi uomini, dando seguito alle parole dette in conferenza stampa post-Empoli, come Pisilli o il nuovo arrivato Saelemaekers e nel prendersi i suoi rischi nel mandare in panchina il calciatore più forte della rosa: Paulo Dybala.
Quella che abbiamo visto finora è una Roma che ha tutto per migliorare, basti pensare che i nuovi non hanno dimostrato ancora nulla, anzi stanno riscontrando parecchie difficoltà, vedi Dovbyk. Quello che aveva portato De Rossi la scorsa stagione era stata una ventata di gioco, una squadra sbloccata in avanti e un po' più sbilanciata dietro. Adesso è l'opposto: 1 gol segnato in 3 partite, ma già 2 clean sheet. Segno che era il momento di mettere una pezza e rischiare il meno possibile (fermo restando che contro Cagliari ed Empoli si poteva vincere). Il mister, prima del match contro la Juventus, si era accodato al pensiero gasperiniano di un'Atalanta in difficoltà: il campionato vero inizia dopo la terza giornata. Terminato il calciomercato, con la rosa definita, ora è tempo di andare a cacciare dei 3 punti, senza più alibi.