La chiusura del cerchio

27.12.2024 09:15 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
La chiusura del cerchio
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Nessuno poteva immaginare che Milan-Roma dello scorso 14 gennaio sarebbe entrata nella storia per essere l’ultima gara di José Mourinho sulla panchina giallorossa. La sconfitta per 3-1 subita dalla squadra di Pioli fu infatti fatale per il tecnico portoghese, silurato per far posto a Daniele De Rossi.

UNA RIVOLUZIONE - Da quel giorno, è cambiato tutto. Si è incrinato il rapporto tra la proprietà e i tifosi e lo stesso De Rossi è stato silurato a sua volta, così come il suo successore. È cambiato anche il CEO, con il benefico addio a Lina Souloukou. Sono cambiati anche parecchi giocatori. Tra i titolari e i calciatori in panchina presenti a San Siro lo scorso 14 gennaio, solo 9 sono sopravvissuti nella rosa e sono Svilar, Mancini, Celik, Cristante, Paredes, El Shaarawy, Pellegrini, Zalewski e Pisilli.

LA SVOLTA - Se, quindi, Milan-Roma fu la fine del Governo Mourinho e l’inizio di una crisi che si sta protraendo fino ad oggi, la gara di domenica può essere quella del riscatto: una vittoria, infatti, non sarebbe la chiusura definitiva della crisi ma sarebbe un salto in avanti notevole, darebbe una fiducia incredibile a un ambiente ormai depresso, rivitalizzato solo dall’arrivo di Ranieri e da alcune, recenti, buone prestazioni. Manca una vittoria importante, contro una big, se pur una big in difficoltà. A gennaio, a inizio anno, fu l’inizio di un incubo. Ora siamo a dicembre e Milan-Roma può essere la chiusura del cerchio, la chiusura di un periodo tragicomico per i colori giallorossi. Si spera solo una parentesi di cui, in futuro, poter amaramente sorridere.