La serenità di De Rossi rispetto a quello che si è visto in campo
Roma-Olympiacos è stata l'ennesima partita di questa preparazione alla stagione 2024/25 non brillantissima. Alla fine è venuto fuori un pareggio per 1-1, grazie a due calci di rigore. Un match in cui i giallorossi hanno sperimentato in maniera costante, con pochi frutti, la costruzione dal basso. Un match, verrebbe da dire, il solito match, in cui Svilar è protagonista con una parata decisiva. Un match in cui si sono visti per la prima volta insieme Soulé-Dybala-Dovbyk. Anche se l'esordio in campionato contro il Cagliari è sempre più vicino, è ancora decisamente troppo presto per poter entrare nel merito di queste prestazioni.
Ovvio che i tifosi, accorsi numerosi anche a Rieti, sui social esprimono giudizi poco convinti di quello che hanno visto finora. Poi però si ascolta mister De Rossi ed è tutto l'opposto: sereno, pacato, estremamente fiducioso della squadra che ha al momento e di quella che sarà da qui a fine mercato. Il mister è nella stanza dei bottoni e sicuramente ha materiale per aver il quadro completo nonostante le difficoltà, perché quelle ci sono sempre, anche se, come sta facendo la Roma, stai spendendo parecchi milioni per la campagna acquisti. L'esempio è quello di Dovbyk e il necessario intervento in prima persona di Dan Friedkin per sbloccare il tutto. Si continua dunque ad affidarsi a De Rossi (del credito lo ha senza dubbio per quanto fatto sia da calciatore prima che da allenatore ora). Serve quella pazienza che spesso manca: tra il lavoro che si sta facendo in campo, la garanzia chiamata Friedkin e la promessa che arriveranno ulteriori giocatori forti a completare la rosa, non resta che aspettare.