Un mercato ordinato e metodico
Battuto un altro importante colpo come Artem Dovbyk, Florent Ghisolfi è passato al raccolto di tutto ciò che ha seminato in questo primo mese “ufficiale” di calciomercato. Sia con Le Fée, che con Soulé, che con l’ucraino, nonostante qualche fisiologico rallentamento in alcuni momenti delle trattative, non c'è mai stata la sensazione che si potesse chiudere con un nulla di fatto. E, visto il discreto numero di operazioni che dovevano essere chiuse a inizio mercato, tirare a vuoto sarebbe stato deleterio: così non è stato e adesso il francese ha un mese per impostare (ammesso che non l’abbia già fatto, tra l’altro) e concludere gli affari rimanenti.
Numericamente, con Karsdorp fuori rosa e non considerando Sangaré materiale da Prima Squadra, manca ancora il famigerato terzino destro, e non sarebbe strano pensare che Ghisolfi si sia lasciato questo ruolo come ultima delle priorità per potersi concentrare su questa operazione, visto che quella di laterale destro basso è forse la posizione sulla quale, per motivi diversi, è più difficile intervenire; oltre a lui, un altro centrocampista per avere due uomini per posizione. Fatto anche questo, gli ulteriori miglioramenti della rosa passeranno per le sostituzioni di giocatori da cedere, con Tammy Abraham che è quello per cui il discorso sembra più avviato.
Non è la prima sessione di mercato in cui la Roma aveva l’”obbligo” (che in questo caso è anche un’opportunità) di portare a termine tante operazioni: in questo senso, gli anni di Sabatini sono un ricordo ancora fresco, sia quando c'è stato da ricostruire che quando c'è stato da salire di livello. In quei momenti la sensazione di frenesia era però costante; in questo mese di mercato “ufficiale” più i giorni precedenti Ghisolfi ha invece operato in modo molto ordinato e schematico, apparendo lento e timido nella prima fase ma dimostrando, invece, di avere le idee molto chiare.
Un mercato ordinato, metodico e, per il momento, efficace: ci sono ancora quasi 30 giorni di trattative e, oltre al tempo, anche lo spazio a bilancio concede a Ghisolfi libertà di movimento. Tutto ciò è il risultato di una prima parte di sessione condotta al meglio e non deve essere disperso nella seconda, in cui completare la squadra, non lasciare nulla di intentato e far iniziare la stagione sul campo sullo stesso solco tracciato proprio con questa sessione di trattative.