Lo scossone di Genova è servito: adesso è una Roma a ritmo Champions
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Dopo un deludente inizio di stagione, la Roma occupa finalmente il quarto posto per la prima volta grazie alla vittoria in rimonta al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Ma come hanno fatto i giallorossi a rialzarsi? Tocca tornare alla sera del 28 settembre in cui gli uomini di José Mourinho cadono malamente allo Stadio Luigi Ferraris contro il Genoa con un sonoro 4-1. Al triplice fischio, dal settore ospiti si chiedeva alla squadra in maniera non proprio educata di tirare fuori gli attributi per raddrizzare una stagione che poteva diventare un incubo. Evidentemente, questo scossone è servito. Da dopo la serataccia di Genova, infatti, la Roma ha conquistato ben 6 vittorie, 1 sola sconfitta contro l'Inter e un pareggio nel derby. Un bottino questo che ha permesso ai capitolini di salire dal sedicesimo posto in classifica fino al quarto e poter, così, rientrare concretamente nella corsa per la qualificazione alla prossima Champions League. Un cammino, nelle ultime otto partite, all'altezza delle squadre che stanno lottando ferocemente per lo scudetto. Torniamo, quindi alla domanda posta in precedenza: come hanno fatto i giallorossi a rialzarsi? Semplicemente, vincendo.
Vincendo gare che si erano messe male, come quella contro il Lecce in cui la Roma ha ribaltato il risultato nei minuti di recupero, ma possiamo citare anche quella di domenica scorsa a Reggio Emilia in cui nell'ultimo quarto d'ora sono stati segnati due gol dopo il vantaggio iniziale dei neroverdi.
Vincendo nel finale gare sembravano destinate a un insufficiente pareggio: su tutte quella contro il Monza dove fu Stephan El Shaarawy a risolverla al 90'; oppure contro l'Udinese dove servì un guizzo offensivo terminato con la rete di Dybala a meno di 10 minuti dal triplice fischio a riportare avanti i capitolini e ad aprire la strada al 3-1 definitivo.
Vincendo in scioltezza gare dove era nettamente la favorita senza cadere in passi falsi come spesso successo in passato: la vittoria per 1-4 sul campo del Cagliari oppure per 2-0 contro la sorpresa Frosinone ne sono la prova.
Come si può notare, per onor di cronaca, in queste 8 partite la Roma ha sempre vinto contro avversarie più o meno abbordabili, fallendo i tre punti proprio con quelle che sono dirette avversarie o di rango superiore. Questo deve essere l'ultimo step da superare per diventare una squadra da Champions League: José Mourinho dovrà pendere punti anche negli scontri diretti, cosa che da anni risulta molto complicata per i giallorossi. Da ora in poi inizierà il momento della verità, con le due partite contro Fiorentina e Bologna (in cui lo Special One cercherà di portare a 4 le vittorie consecutive per la prima volta da quando è a Roma) che faranno da preludio al periodo a cavallo tra Natale e il nuovo anno che sarà pieno di big match. Sarà quello il momento decisivo per la stagione della Roma?