AZ Alkmaar-Roma - Scacco Matto - I lancioni per Dovbyk non sono la soluzione. I cross della ripresa e gli errori individuali
PRESSIONE - Come previsto, l'AZ Alkmaar inizia mettendo subito pressione alla Roma. L'intenzione del club olandese è di non consentire ai giallorossi le connessioni in mezzo al campo palla a terra, strategia che porta i suoi frutti.
LANCIO PER DOVBYK - Molto spesso, infatti, nel primo tempo la squadra di Ranieri si ritrova ad avere difficoltà a far circolare la palla a terra, trovandosi costretta al lancio lungo, che Dovbyk difficilmente addomestica. Ci pensa Dybala, a tratti, ad accelerare la manovra con lampi di classe individuali ma è ormai chiato che non si può pensare di risolvere una partita bloccata lanciando lungo e sperando che ci pensi Dovbyk, come si faceva con Lukaku.
ERRORI INDIVIDUALI - I giallorossi, inoltre, si complicano la vita da soli in più occasione nei primi 45 minuti, con tanti errori individuali che mettono in difficoltà la Roma, dall'iniziale disimpegno sbagliato di Paredes, all'errore di Angelino passando per quello di Ndicka, che regala all'AZ la prima, vera, occasione del match. Il gol, poi, è la solita ripartenza presa, con tanta superficialità, qualche lettura sbagliata e anche un po' di sfortuna.
LA MOSSA DI RANIERI - Nella ripresa, il tecnico romano toglie un opaco Dovbyk per inserire Soulé, con Dybala falso nueve. L'idea è di togliere riferimenti all'AZ Alkmaar e, contemporanmeante, favorire gli inserimenti di Pisilli, anche perché Dybala, per caratteristiche, non rimane fermo ad aspettare palla, ma si muove tantissimo, creando lo spazio per gli inserimenti dei compagni.
BENE I CROSS MA PER CHI? - La Roma, anche grazie al contributo di Soulé, riesce a tenere palla molto di più rispetto al primo tempo e, così, facendo, costringe l'AZ Alkmaar a rimanere più dietro, riuscendo a trovare spazio soprattutto a sinistra con Angelino. Il risultato è una serie importante di cross che, però, non vengono raccolti da nessuno, anche perchè Dovbyk è uscito e Soulé non è certamente la prima punta di peso che salta di testa. Urge un'alternativa all'ucraino, un giocarore che messo in campo al posto suo possa farsi sentire anche di testa.