Dovbyk: "So che possiamo fare di più. Vi mostrerò la mia esultanza al momento giusto"

17.01.2025 23:35 di  Gabriele Conti   vedi letture
Dovbyk: "So che possiamo fare di più. Vi mostrerò la mia esultanza al momento giusto"
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Intervistao al termine della sfida contro il Genoa, Artem Dovbyk ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. 

Dovbyk a DAZN

Sul match di oggi. 
«Non sono felicissimo perché so che possiamo dare di più però così non è stato. Non abbiamo passato un momento facile, soprattutto gli scorsi tre mesi, non era semplice, anche questa serata poteva essere una serata difficile, ma poi alla fine sono arrivati i tre punti che è la cosa più importante».

Sulle esultanza e sul fatto che non sei un amante del fantacalcio. 
«Odio questo gioco perché molte persone pensano solo a questo e mi mandano messaggi tipo: "Per favore, segna un gol perché ti ho messo nella mia squadra al Fantacalcio". Io cerco di segnare in ogni partita, ma ovviamente non esulto, forse perché ero un po’ stanco in quel momento. Capisco che non sto mostrando il mio massimo, il mio prime, perché ho bisogno di adattarmi ancora un po’ a questo campionato. Ora però la comunicazione con i miei compagni è molto migliore rispetto agli ultimi due mesi. Spero che, se segnerò più di un gol, esulterò».

Dovbyk in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Come sta andando l’ambientamento nel calcio italiano?
«È difficile giocare in Serie A, perché è una competizione diversa. La Liga è un ambiente che mi si addice di più, ma cerco sempre di migliorare la mia qualità. Penso che questo campionato mi stia rendendo un giocatore migliore, perché qui mi confronto con difese molto forti. So di poter fare meglio e cerco di dimostrarlo sul campo».

Non esulti quasi mai quando segni. È il tuo modo di fare, o è solo un momento?
«Non sono completamente felice del mio gol, perché so cosa posso fare e so che posso fare molto meglio in molte situazioni sul campo. Penso che mi serva un po’ di tempo, ma vi mostrerò la mia esultanza nel momento giusto».

Cosa ti ha dato Ranieri dal suo arrivo?
«Mi sono reso conto che i miei compagni avrebbero bisogno di più supporto da parte mia, di più gioco e di un miglioramento delle mie abilità sul campo. In ogni partita ho avuto più opportunità di migliorare negli ultimi due mesi. Ora, però, c’è una comunicazione migliore tra noi in campo, ed è molto importante. Ora siamo una squadra, giochiamo insieme, vinciamo le partite, ed è questa la cosa più importante».

Come ti trovi ad avere alle spalle Pellegrini, Dybala ed El Shaarawy? Hai mai avvertito il peso di un ruolo importante con tanti interpreti forti in passato?
«Noi miglioriamo ogni partita e giochiamo con giocatori come Paulo e Pellegrini, che hanno una grande qualità. Abbiamo bisogno di tempo per adattarci e per migliorare la comunicazione in campo. Penso che questo sia il momento giusto per farlo. Ogni partita giochiamo meglio perché abbiamo iniziato a vincere. Non sento troppa pressione. Non è stato facile per Dzeko nella prima stagione, ha segnato solo 10 gol in 39 partite e sappiamo cosa è successo dopo. Ho bisogno di comunicare di più con i miei compagni e di più tempo».

Sei diventato molto importante per la Roma. Vorresti più alternative o vivi come un vantaggio il giocare sempre?
«Quando sono arrivato a Roma, ho capito che c’era molta pressione su di me come attaccante, perché tutti si aspettavano che segnassi due o tre gol ogni partita. Ma ora sono più calmo, e per me è più importante adattarmi ai miei compagni e mi godo questo momento di essere alla Roma».