Season Review - Mert Çetin, primi passi incoraggianti
Il protagonista della nostra rubrica è oggi Mert Çetin. Arrivato in estate dal Gençlerbirliği, squadra militante nella Serie B turca lo scorso anno, il giovane centrale si è riuscito a ritagliare piccoli spazi in cui ha messo in mostra alcune potenzialità molto interessanti, ma anche una necessità di affinarle.
RENDIMENTO - Arrivato come oggetto misterioso, tale è stato a inizio stagione. Era difficile effettivamente prevedere un suo impiego, il giovane turco arrivava da un campionato assai diverso da quello italiano e aveva davanti centrali ben più navigati come Smalling, Mancini, Fazio e Juan Jesus. Il momento di Çetin è arrivato in un momento decisamente non banale, nella delicata sfida col Milan. La Roma veniva dal deludentissimo 0-0 con la Sampdoria in campionato, seguito dal controverso pareggio in Europa League contro il Borussia Mönchengladbach. Viveva una situazione difficile, con tantissime assenze, un centrocampo reinventato con Mancini al fianco di Veretout ed Edin Dzeko a mezzo servizio con la mascherina. Con le reti del bosniaco e di Nicolò Zaniolo i giallorossi riescono comunque a condurre il match, nonostante il temporaneo pareggio firmato da Theo Hernandez, quando al minuto 77' Leonardo Spinazzola alza bandiera bianca. Al suo posto entra, al suo esordio stagionale, Mert Çetin.
Il turco, schierato nell'inedita posizione di terzino destro, si rende protagonista di un paio di buone chiusure, mostra ampia personalità uscendo palla al piede, e anche un'irruenza che gli costa un cartellino giallo dopo appena 6 minuti dal suo esordio in A. La prima col Milan scorre senza problemi, la Roma vince e replica il successo qualche giorno dopo a Udine, dove Çetin timbra nuovamente il cartellino, entrando stavolta al posto di Pastore a 20 minuti dalla fine del match. Questi due scampoli di partita mettono in luce un nuovo potenziale a disposizione di Fonseca, un giovane centrale con ampi margini di crescita, che è riuscito in breve a scalare le gerarchie, superando Juan Jesus e arrivando a insidiare Federico Fazio. Il battesimo del fuoco arriverà 3 giorni dopo, all'Olimpico arriva il Napoli e la Roma non potrà contare su Fazio, squalificato dopo il rosso rimediato in Friuli. Con Mancini a centrocampo per mancanza di alternative e per la buona impressione che ha fatto in quel ruolo, a prendere posto accanto a Smalling nel delicato match col Napoli sarà Çetin.
Il Napoli che ci siamo abituati a vedere quest'anno è una squadra fortemente ridimensionata rispetto agli anni scorsi, in difficoltà e lontana dalla lotta per un posto Champions. Ma il 2 novembre, giorno di Roma-Napoli e dell'esordio di Mert Çetin, la situazione era ben diversa. Gli azzurri distavano solo un punto da una Roma quarta, ed erano in salute, reduci dal pari con l'Atalanta. La prima da titolare del turco quindi avviene in un momento delicatissimo, una sfida cruciale, che saprà dire molto delle aspirazioni giallorosse. Il match giocato da Çetin è ambivalente, la prestazione è nel complesso positiva, ma macchiata dal ritardo sul gol di Milik e viziata poi dal rosso rimediato nel finale, quantomai prezioso per evitare guai ben più gravi allo scadere del match, ma comunque sintomatico dell'irruenza da limare del giovane difensore, visto che i due gialli che hanno portato al suo allontanamento dal campo sono arrivati nel giro di tre minuti durante il recupero.
A distanza di un mese e mezzo dalla sfida col Napoli, Çetin torna titolare nel match contro la SPAL, in un'inedita coppia con Fazio viste le contemporanee assenze di Smalling e Mancini. Il match è ben più abbordabile rispetto a quello coi partenopei, nonostante il vantaggio iniziale dei ferraresi, la Roma rimonta e porta a casa il match. Da qui in poi Çetin sparisce nuovamente dai radar, complice anche un inizio 2020 traumatico che ha vietato a Fonseca qualunque esperimento. Solo 6 minuti messi a referto nella trasferta vittoriosa di Genova contro il grifone, per il resto solo panchina per il turco. Per un giovane che ai nastri di partenza si presentava come quinta scelta, la stagione è stata comunque positiva. Due match da titolare, di cui uno di un'importanza cruciale, più tre scampoli di partite che fanno bene alla formazione del ragazzo. In più un dato statistico interessante: con Çetin in campo la Roma ha sempre vinto, cinque vittorie su cinque, un amuleto.
STATISTICHE - 5 le presenze di Mert Çetin nella sua prima stagione in giallorosso, tutte in campionato. Due da titolare, mentre tre da subentrante, per un totale di 220 minuti giocati. Per quanto riguarda le sanzioni, il turco ha ricevuto nelle sue 5 apparizioni due cartellini gialli e un cartellino rosso, Considerando che l'espulsione è derivata per somma di cartellini gialli, il turco ha rimediato un'ammonizione ogni 55' minuti, quasi un cartellino a tempo. Il turco ha vinto il 65% dei duelli difensivi e ha recuperato di media 8 palloni a partita, il migliore insieme a Smalling e Mancini. 89,3% la precisione dei passaggi, solo 1,1 palloni persi a partita, numeri molto positivi ed esemplificativi della sua propensione a giocare in maniera semplice in fase di costruzione. Sono 106 i passaggi totali effettuati. In media inoltre Çetin è tra i migliori saltatori della Roma, ingaggia 6 duelli aerei a partita, meno solo di Kalinic e Dzeko, e ne vince il 73%, solo Santon ha una percentuale maggiore, 85%. Ovviamente sono numeri che si basano su appena cinque partite, due sole da titolare, ma che comunque danno delle indicazioni sulle potenzialità del ragazzo.