Season Review - Justin Kluivert, la crescita e i due difetti

21.04.2020 19:30 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Season Review - Justin Kluivert, la crescita e i due difetti
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Dopo la difficile prima stagione in Italia, per Justin Kluivert questa era la stagione della verità per imporsi nella Roma e nel complicato campionato italiano.

RENDIMENTO – Il COVID-19 ha interrotto la striscia positiva dell'Ajax, che veniva da due gol segnati nelle ultime due partite. Il primo, fondamentale, contro il Gent sfruttando un assist di Mkhitaryan e mandando la Roma agli ottavi di Europa League. Il secondo, invece, è arrivato contro il Cagliari sorprendendo in velocità la difesa sarda e fissando il punteggio sul temporaneo 3-1 (i giallorossi vinceranno poi 4-3). La stagione era iniziata con tante aspettative ma anche tanta determinazione da parte del giovane olandese. A settembre un gran lancio di prima intenzione di Pellegrini ha mandato in porta l’ex Ajax, che ha ringraziato siglando il quarto gol del 4-2 contro il Sassuolo, prima vittoria in gare ufficiali della Roma targata Fonseca.
Poi, subito dopo, il gol contro l’İstanbul Başakşehir e la stagione che sembrava aver preso una piega fortemente positiva. A inizio ottobre, Kluivert aveva ammesso che quando era all’Ajax aveva “sei o sette occasioni a partita mentre in Serie A non è così”. Nel campionato italiano devi sfruttare le poche occasioni che hai, prendere le decisioni giuste per sprecare il meno possibile e sono queste le principali difficoltà che il calciatore deve superare.
Nell’ultima parte del 2019, Kluivert ha faticato molto ed è stato criticato proprio per i tanti errori nel fare la scelta decisiva per la giocata. Deve migliorare anche nella conclusione, avendo centrato la porta solo nel 34% delle occasioni, un dato migliore solo rispetto ad Antonucci (33%), Pastore (29%), Pellegrini (21%), Perez (20%), solo considerando il reparto mediano e l’attacco e solo prendendo in esame la Serie A, coppe escluse.
In compenso, il calciatore è migliorato molto in fase difensiva, applicandosi molto e subendo anche un infortunio a dicembre, nel corso del match contro l’Hellas Verona, a causa di una corsa frenetica per tornare in difesa e coprire l’avanzata di un avversario: “Quando sono arrivato qui ero terribile in fase difensiva quindi mi sono focalizzato molto su questo. Nella fase di non possesso avevo molti problemi e in Italia devi saper giocare anche per gli altri: se non difendi non vai in campo. Devi dimostrare di essere all'altezza quando hai il pallone, ma anche quando devi recuperarlo”, le parole di Kluivert. Molti aspettivi positivi, quindi, ma ancora il tallone d'Achille della scelta di gioco e della freddezza sotto rete, che limitano la sua crescita.

STATISTICHE – Il calciatore ha collezionato 18 presenze in Serie A, 7 in Europa League e 2 in Coppa Italia per un totale di 2.009 minuti in stagione. Sono 7 i gol quest’anno, 4 in Serie A e 3 in Europa League.
Come già accennato prima, in campionato prende la porta nel 34% delle occasioni, un dato migliore solo rispetto ad Antonucci (33%), Pastore (29%), Pellegrini (21%), Perez (20%), considerando sempre i calciatori dalla metà campo in su. In campionato, è il secondo giallorosso per dribbling tentati (66), dietro a Zaniolo (88). Considerando campionato ed Europa League, la percentuale scende al 33%. Di media, in Serie A tenta 4,1 dribbling a partita: hanno fatto meglio Perotti, Ünder e Zaniolo (6), Pastore e Perez (4,2). La percentuali dei dribbling vinti è tutta a favore di Diego Perotti (79 %): seguono Perez (71%), Zaniolo (60%), Ünder (57%) e Kluivert (56%).