Inter, Mkhitaryan: "Tra compagni ci aiutiamo sempre e facciamo il meglio per vincere"

20.10.2024 23:31 di  Marco Campanella  Twitter:    vedi letture
Inter, Mkhitaryan: "Tra compagni ci aiutiamo sempre e facciamo il meglio per vincere"
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Al termine di Roma-Inter, ha parlato il nerazzurro Henrikh Mkhitaryan

Henrikh Mkhitaryan a DAZN

Sei sempre in campo.
"Grazie ai miei compagni perché ci aiutiamo sul campo e proviamo di fare il nostro meglio per vincere le partite".

Comincia un periodo intenso, secondo te sarà un discorso mentale o sarà importante anche a livello fisico? 
"Sono dispiaciuto per aver perso due calciatori importanti ma spero nulla di grave. Per le partite che ci aspettano siamo ovviamente adattati di giocare queste partite. Anche l'anno scorso abbiamo dimostrato che è stato un periodo dove abbiamo giocato contro Atalanta, la Juve, la Roma, la Lazio e abbiamo vinto tutte le partite. Anche questo anno adesso che ci aspettano sei partite importantissime saremo pronti mentalmente e anche fisicamente per vincerli e per essere più alto in classifica ovviamente".

Calhanoglu?
"Il mister deve decidere dove farmi giocare, play o mezzala, non mi importa. L'importante è che chi gioca aiuta la squadra a vincere. Ovviamente è più difficile quando perdi un compagno durante la partita perché non era previsto di cambiarlo dopo 15 minuti. Dopo 15 minuti dobbiamo sistemarci, organizzarci. Non era facile, però abbiamo fatto il nostro meglio. Barella è scivolato a giocare come play, Frattesi è entrato, non aveva fatto un grande riscaldamento perché era imprevisto quel cambio. Secondo me abbiamo fatto bene in centrocampo, ci abbiamo dato una grande mano e abbiamo fatto una grande gara. Nelle prossime partite sentiremo la mancanza di Calhanoglu, ma comunque dobbiamo coprire quel posto lì".

Henrikh Mkhitaryan in conferenza stampa

Partita spartiacque?
“Ovviamente era una partita importantissima da vincere, perché ci aspettano partite più dure e più difficili. È stato un segnale positivo da parte nostra, perché dopo la sosta internazionale volevamo dimostrare di essere pronti a continuare il percorso che abbiamo iniziato. Non era una partita facile, ma abbiamo lavorato molto bene e abbiamo dimostrato che meritavamo di vincere".

Cosa è mancato fino adesso?
“Si lavora su tutti gli aspetti, perché non c’è un ambito in cui possiamo dire che lavoriamo di più o di meno. Secondo me, è importante continuare su quanto fatto l’anno scorso e proseguire anche quest’anno, perché tutti si aspettano una grande Inter, e non è facile ripetersi. Tuttavia, stiamo facendo tutto il possibile per migliorarci e per continuare a fare le cose che sappiamo fare bene".

Puoi giocare regista?
“Sono pronto a giocare in qualsiasi posizione, perché sono qui per aiutare la squadra e dare il mio meglio. Indipendentemente dal fatto che giochiamo come regista, playmaker o mezzala, l’importante è scendere in campo, aiutare la squadra, vincere le partite e andare avanti, in attesa che i nostri compagni infortunati recuperino”.

Si gioca troppo?
“Anche se dico che giochiamo tanto, non è che ho un problema con questo. Magari ci sono lamentele da parte dei giocatori che dicono di giocare troppo o chiedono di ridurre il numero delle partite. Ma ciò che dobbiamo fare è giocare, senza pensare a quello che dice la gente. Gli infortuni ci saranno sempre, sia che si giochi meno, sia che si giochi di più. Per questo non dobbiamo concentrarci su queste cose, ma piuttosto abbassare la testa, lavorare e giocare le partite che ci toccano. Anche se dico che giochiamo tanto, non significa che possiamo eliminare delle partite".

Cosa manca senza Calhanoglu?
“Quando c’è lui, giochiamo in un modo diverso; quando non c’è, si gioca in un’altra maniera. Ovviamente oggi non è stato facile sistemarsi dopo il cambio. Dovevamo adattarci il più velocemente possibile, perché già prima non trovavamo tanti spazi per giocare, e con il suo infortunio è stato ancora più difficile. Tuttavia, ci siamo sistemati e abbiamo giocato bene. Nelle prossime partite speriamo di trovare un accordo su come giocare e cosa fare, aspettando che i nostri compagni tornino in forma il prima possibile”.

Cosa ti è mancato fino adesso?
Ho iniziato male questo campionato, una situazione che può capitare a chiunque. Non lo volevo, ovviamente, ma il livello è calato. Nelle ultime gare ho dimostrato quasi il mio valore, ma mi manca ancora qualcosa. Spero di poter aiutare la squadra con le mie qualità e il mio gioco, perché sto facendo tutto il possibile per scendere in campo. Alla fine, però, non è una scelta che dipende solo da me; è il mister a decidere se giocare o meno. Quando mi viene data l’opportunità, cerco sempre di dare una mano a lui e alla squadra”.

Stai vivendo una seconda giovinezza?
“Non solo per come mi comporto fuori dal campo e durante gli allenamenti, ma anche per il supporto che ricevo dai miei compagni, che mi aiutano nel modo in cui giochiamo. Io, soprattutto, sto facendo tutto il possibile per rimanere a questo livello; altrimenti, andrei a giocare in una squadra di medio o basso livello, dove non sarei competitivo. Fino ad ora ho la voglia di lavorare: ogni giorno vado all’allenamento con grande determinazione, cercando di migliorare ad ogni minuto e in ogni sessione, perché per me è fondamentale. Non dico che basta, che ho 35 anni; voglio ancora continuare a giocare a questo livello e vedremo nei prossimi mesi e anni cosa succederà. Sì, vedremo se sarò capace di mantenere questo livello o meno”.