Cambio Campo - Marchini: "Mi aspetto una gara equilibrata come quella di campionato. Gerson ha grandissime qualità. Sono curioso di vedere Zaniolo"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Giampaolo Marchini, giornalista de La Nazione, con il quale abbiamo parlato di Fiorentina-Roma.
La squadra di Pioli può considerarsi favorita per il passaggio del turno, visto il rendimento del nuovo arrivato Muriel e il fattore campo?
"A mio avviso potrebbe considerarsi favorita solamente per il fattore campo. Sia chiaro quando parlo di favorita, intendo 51% Fiorentina e 49% Roma. Il Franchi riesce sempre a trascinare la squadra, però è una partita apertissima tra due squadre che giocano bene al calcio, divertendo chi le guarda. Poi magari, faccio una battuta, dopo aver visto lo spettacolo di gol delle ultime gare, finisce 0-0 e si va ai supplementari. Il calcio è imprevedibile, ma i presupposti per una sfida spettacolare ci sono tutti".
Così come la Roma, i viola subiscono molti gol. Cos'è che non funziona nella retroguardia della Fiorentina?
"Ma non direi che c'è qualcosa che non funziona. Se vediamo il rendimento difensivo delle ultime due gare è condizionato dal fatto che, sia contro la Sampdoria che contro il Chievo, la Fiorentina giocava in dieci uomini per un'espulsione. All'inizio della stagione, Pioli poteva vantare una delle difese meno battute del campionato. Più che un problema organizzativo o tattico, credo che abbiano inciso degli episodi e degli errori individuali di una squadra giovane".
È da ritenere soddisfacente il rendimento di Gerson o ci si aspettava di più dal brasiliano?
"Io personalmente mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto sotto il punto di vista della continuità. È un giocatore molto interessante e valido. Forse potrebbe dare il suo meglio se fosse impiegato nel tridente offensivo, ma al momento togliere una maglia da titolare a Chiesa, Simeone o Muriel è molto complicato. Il suo talento è indiscutibile, quando e se riuscirà ad abbinare alle sue qualità la continuità del rendimento, allora potremmo parlare di un giocatore forte".
Si può paragonare l'annata di Simeone a quella di Dzeko?
"Io augurerei a Simeone di fare la carriera del bosniaco. Credo che siano situazioni legate alle stagioni, non alle qualità assolute dei giocatori. Al centravanti viola quest'anno non riescono delle giocate che nella passata stagione faceva di continuo. È chiaro che quando indossi la maglia numero 9 tutti da te si aspettano il gol. Mi auguro che l'arrivo di Muriel possa agevolarlo nello sbloccarsi. Con il colombiano e Chiesa come compagni di reparto, le difese avversarie potrebbero lasciargli più spazio".
Quali duelli individuali o quali aspetti tattici potranno decidere il match di oggi?
"Io credo che il duello tra le due squadre si deciderà in mezzo al campo. Sono molto curioso di vedere Zaniolo all'opera, un rimpianto per la Fiorentina e anche un grande talento. La sfida tra lui e Veretout potrebbe essere decisiva. Chiaramente anche il duello Dzeko-Pezzella potrebbe decidere le sorti del match. Oltre a questo, penso che potrebbe uscire fuori una gara come quella di campionato, molto equilibrata e decisa da episodi".