O Europa o stagione finita

11.02.2025 17:40 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci
O Europa o stagione finita
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Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

LA MEDIA PUNTI - Ridendo e scherzando, mancano appena 14 partite di campionato prima della chiusura del sipario sulla Serie A 24/25. 14 gare in cui la Roma dovrà dare tutto per cercare di mettere una toppa al disastro della prima parte di stagione. Nelle ultime settimane, abbiamo visto Claudio Ranieri far capire chiaramente quale sia la priorità della Roma, con molto turnover operato in campionato per dare tutto nelle coppe, soprattutto nell’Europa League. Giovedì, i giallorossi avranno il primo round del playoff contro il Porto, una doppia sfida difficilissima da cui non ci sarà rimedio. O dentro, o fuori.
Nella seconda ipotesi, la Roma rischia di essere fuori da tutto, totalmente. Vediamo perché: da quando Ranieri si è seduto sulla panchina giallorossa, la Roma, tra campionato e coppe, ha conquistato di media 1,72 punti a partita. Se i capitolini avessero tenuto questo ritmo fin dall’inizio, la Roma avrebbe ora 41 punti e sarebbe settima a sole 4 lunghezze dalla Lazio quarta, quindi in piena corsa Champions.
Attualmente, invece, la squadra di Ranieri è nona a 34 punti, 11 in meno della Lazio. Facendo una banale proiezione, tenendo questa media punti la Roma a fine anno arriverebbe a 58 punti, che lo scorso anno avrebbe significato arrivare addirittura noni, dietro alla Fiorentina. Questo per spiegare, forse, perché Ranieri stia facendo palesemente turnover in campionato e perché si punti così tanto ad arrivare il più lontano possibile in Europa. Il campionato, a meno di rincorse clamorose da parte della Roma, a oggi difficilmente pronosticabili, è ormai praticamente andato. Lo spareggio con il Porto, quindi, è l’ultima occasione per rimanere in corsa per qualcosa di concreto, altrimenti si inizierà a parlare di mercato già da febbraio, perché la stagione sarebbe praticamente conclusa.